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Nel 2023, sono stati piantati oltre 2,4 milioni di alberi su 3.000 ettari, con un investimento annuo di 16 milioni di euro. Lo studio sottolinea che la riforestazione è una risposta concreta per contrastare i cambiamenti climatici, offrendo benefici economici, sociali e ambientali.
Secondo i dati dell’Atlante, ogni ettaro di foresta piantata genera benefici economici annuali significativi: 2.202,9 euro per la regolazione del clima e della qualità dell’aria, 639,2 euro per il turismo sostenibile, e 2.342,5 euro per la conservazione della biodiversità. Il ritorno economico, che supera l’investimento iniziale in 4-5 anni, fa della forestazione una scelta strategica per le città e le aree rurali, migliorando la qualità della vita e rafforzando la resilienza dei territori.
Il Trentino-Alto Adige guida la classifica regionale con oltre 637.000 alberi piantati, seguita dal Piemonte, Basilicata e Puglia. Bari e Messina sono tra le città metropolitane con più progetti finanziati, grazie a fondi del Decreto Clima e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Tuttavia, sette regioni non hanno registrato nuove piantumazioni nel 2023, un anno di transizione in attesa dei nuovi piani strategici.
Il cambiamento climatico impone anche una riflessione sulla selezione delle specie: lo studio suggerisce l’utilizzo, dove necessario, di specie esotiche non invasive per rafforzare la resilienza dei territori. Questo approccio, pur non risolvendo del tutto l’impatto climatico, potrebbe aiutare a ricostituire gradualmente un suolo forestale idoneo al ritorno delle specie autoctone.
Il PNRR ha già contribuito con 4,5 milioni di alberi pianificati entro il 2024, mentre il nuovo Registro pubblico dei crediti di carbonio, in attesa delle linee guida operative, promette di incentivare ulteriormente la forestazione. La nuova Nature Restoration Law dell’UE rappresenta un ulteriore stimolo per la conservazione della biodiversità e la rigenerazione degli ecosistemi.
L’Atlante delle Foreste offre quindi una mappa delle opportunità e delle sfide per il futuro del verde italiano, ricordando l’importanza di una pianificazione forestale integrata per il benessere delle comunità e la sostenibilità a lungo termine.
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