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Caro energia: tra riforme e consapevolezza

19 Maggio, 2025

di Rossella Muroni, Sociologa ed Ecologista

È stato da poco approvato in via definitiva il cosiddetto Decreto bollette per far fronte al rincaro dei costi dell’energia. Un decreto che ha lavorato sull’emergenza vissuta da migliaia di famiglie ed imprese.

 

Ma il problema delle bollette rappresenta una sfida strutturale e non può essere affrontato con soluzioni temporanee.

 

È fondamentale che la politica energetica nazionale si orienti verso una riforma integrata, con una revisione del quadro normativo e l’adozione di modelli di successo a livello internazionale, a partire dallo sviluppo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, dagli investimenti sulle Smart Grid che mettano in sicurezza la nostra rete elettrica ed infine nella ricerca e sviluppo di sistemi di accumulo. Solo così potremo garantire una gestione responsabile e trasparente dei costi e proteggere il benessere delle famiglie e la competitività delle imprese.

 

Detto questo va anche sottolineato che non basta chiedere interventi pubblici per l’abbattimento strutturale degli oneri impropri che gravano sulle bollette dei cittadini e di tutte le attività. Si impone oggi più che mai una riflessione sui nostri consumi e comportamenti.

 

Bastano cambiamenti nelle abitudini quotidiane per risparmiare fino al 10% sulla bolletta: ad esempio spegnere le luci e il riscaldamento quando usciamo di casa, non aprire le finestre se c’è il termo acceso e spegnere il pc se non lo usiamo. Importante anche non eccedere con la temperatura nell’abitazione, ovvero oltre i 19 gradi.

 

Fra le mosse più efficaci per tagliare consumi (e spese) le lampadine a LED, con le quali si può ottenere un risparmio energetico di circa l’85%. Attenzione anche a piccoli gesti come schermare le finestre durante la notte con persiane, tapparelle o tende per ridurre la dispersione di calore e a spegnere gli stand-by: infatti, quelle che sembrano innocue lucine possono pesare fino al 10% sulla bolletta se lasciate accese tutto il tempo (oppure si possono usare appositi dispositivi come gli “standby stop”). Fra gli errori da evitare, dimenticarsi di sbrinare frigo e congelatore: se accumulano troppo ghiaccio i consumi corrono; allo stesso modo, evitare i panni stesi ad asciugare sul radiatore o il divano davanti al termosifone e alle luci accese quando si esce da una stanza.

 

Altre soluzioni taglia-spesa riguardano il tipo di caldaia: i modelli a condensazione consentono di risparmiare fino al 20% di gas metano rispetto a quelli tradizionali, mentre le valvole termostatiche sui radiatori consentono di ottenere un risparmio di circa il 13% del consumo di gas metano. Anche gli elettrodomestici di elevata classe energetica sono un antidoto efficace al caro-energia: la differenza di spesa fra avere in casa frigorifero + lavatrice + asciugatrice + lavastoviglie + forno + pompa di calore di classe energetica elevata e la classe energetica più bassa arriva fino al 40%.

 

Sono possibili azioni ancora più incisive, come la manutenzione degli impianti, il check-up dell’immobile (diagnosi energetica), il controllo e la regolazione costante della temperatura degli ambienti, fino a interventi più strutturali per migliorare la coibentazione, o realizzare impianti di generazione di energia rinnovabile. Interventi, questi, per i quali sono previsti diversi incentivi che li rendono economicamente più sostenibili.

 

Fanno parte di questi interventi anche la realizzazione di Comunità Energetiche Rinnovabili e di Gruppi di Autoconsumo Collettivo. Naturalmente tutti gli interventi proposti sarebbero utili e necessari, ognuno può valutare sulla base delle proprie disponibilità e possibilità. Quello che sarà importante per oggi, per il futuro e per tutti (attività produttive, dei servizi, pubbliche amministrazioni, fino a ognuno di noi) è prendere coscienza che – anche oltre le emergenze di questo periodo – le priorità sono risparmiare energia (efficientamento energetico) e sviluppare la produzione da tutte le fonti rinnovabili. Per questo servono naturalmente, anche e soprattutto, strategie e piani energetici sostenibili a livello nazionale, europeo, globale, ma intanto possiamo contribuire, anche coi nostri comportamenti, a spingere in questa direzione.

 

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