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CER e autoconsumo: le novità nel decreto che modifica la disciplina degli incentivi

23 Maggio, 2025

È stato firmato dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica il DM di modifica delle CACER, che introduce aggiornamenti alla disciplina degli incentivi per le CER e le configurazioni di autoconsumo.

 

Si tratta di una grande opportunità per cittadini, imprese, PA e terzo settore per fare rete e investire in un modello energetico più equo e partecipato. Il provvedimento, attualmente al vaglio della Corte dei Conti per le ultime verifiche prima della pubblicazione, porta infatti con sé importanti novità.

Le novità del decreto

  • Estensione ai comuni fino a 50.000 abitanti
    Ora anche i comuni con meno di 50.000 abitanti (rispetto al precedente limite di 5.000) possono accedere agli incentivi, ampliando la platea dei beneficiari.
  • Contributo a fondo perduto fino al 40%
    Previsto un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, finanziato dal PNRR, per la realizzazione di impianti fotovoltaico fino a 1MW inseriti in configurazioni CER (con presentazione della domanda entro il 30 novembre 2025).
  • Anticipo del 30% del contributo
    È possibile richiedere un anticipo fino al 30% del contributo, migliorando la liquidità per l’avvio dei progetti e rendendo più accessibile la partecipazione alla CER.
  • Scadenze più flessibili
    Il decreto prevede tempi più flessibili per l’entrata in esercizio dei progetti, facilitando la realizzazione delle comunità energetiche. I lavori devono essere completati entro il 30 giugno 2026, con entrata in esercizio degli impianti entro il 31 dicembre 2027.
  • Cumulabilità con altri incentivi
    Gli incentivi previsti dal decreto sono cumulabili con altri contributi, anche per le persone fisiche, senza applicazione del fattore di riduzione.

 

Ulteriori modifiche introdotte dal DL Bollette 19/2025

 

Più soggetti ammessi nelle CER

Oltre alle persone fisiche, possono far parte delle CER: PMI, anche partecipate da enti territoriali, associazioni, aziende territoriali per l’edilizia residenziale, istituti pubblici di assistenza e beneficenza, aziende pubbliche per i servizi alle persone, consorzi di bonifica, enti e organismi di ricerca e formazione, enti religiosi, enti del Terzo settore, associazioni di protezione ambientale e le amministrazioni locali contenute nell’elenco delle amministrazioni pubbliche divulgato dall’Istituto nazionale di statistica (ISTAT).

 

Retroattività per impianti recenti

Gli impianti entrati in esercizio entro 150 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto (24 gennaio 2024) possono accedere agli incentivi, anche se realizzati prima della costituzione formale della comunità energetica, a condizione che siano stati progettati per tale scopo.

 

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In AzzeroCO2 continuiamo ad accompagnare enti e organizzazioni in ogni fase di questo percorso: dalla progettazione preliminare a quella esecutiva, fornendo tutta la documentazione tecnica necessaria per dare vita a una CER solida e conforme.

 

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