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Direttiva UE sull’efficienza energetica: le novità per le imprese italiane

24 Giugno, 2025

L’11 ottobre 2025 i Paesi membri dovranno adeguare la propria normativa nazionale ai nuovi standard europei sull’efficienza energetica. Sparisce la categoria “grandi imprese” e sono previsti obblighi basati sul reale consumo energetico dell’azienda.

 

La Direttiva UE 2023/1791, adottata ufficialmente il 10 ottobre 2023, è un passaggio importante nella strategia europea per la sostenibilità, e dovrà essere recepita in Italia entro l’11 ottobre 2025. Gli Stati membri devono contribuire a raggiungere i seguenti obiettivi entro il 2030:

  • 11,7% di riduzione dei consumi energetici rispetto allo scenario di riferimento del 2020
  • Limite di 763 Mtep di consumo di energia finale e di 992,5 Mtep di consumo di energia primaria nel 2030

  

Articolo 3 della Direttiva

In particolare l’articolo 3, rende operativo il principio Energy Efficiency First, imponendo agli Stati membri di considerare l’efficienza energetica come priorità nelle decisioni strategiche e negli investimenti pubblici. L’idea alla base di questo principio è che l’uso efficiente dell’energia rappresenti il modo più economico e sostenibile per soddisfare la domanda energetica e ridurre l’impatto ambientale.

 

Quali sono le novità per le imprese?

 Con consumi superiori a 85 TJ/anno nei tre anni precedenti

  • Certificazione ISO 50001 obbligatoria da ottenere entro l’11 ottobre 2027

Con consumi superiori a 10 TJ/anno nei tre anni precedenti

  • Prima diagnosi energetica obbligatoria entro 11 ottobre 2026
  • Obbligo di redigere e pubblicare un Piano d’Azione Energetico, con dettagli su interventi, risorse e risparmi attesi

 

Nella direttiva sparisce la categoria “grandi imprese”: conta solo il consumo energetico, non più dipendenti o fatturato.

 

Possibili esenzioni

Alcune imprese possono essere esentate dagli obblighi, a patto che:

  • Dispongano di un contratto di rendimento energetico (EPC) che includa gli elementi di un sistema di gestione dell’energia, e che rispetti i requisiti della direttiva DEE (allegato XV)
  • Oppure abbiano un sistema di gestione ambientale (ISO 14001) che includa una diagnosi energetica che rispetti i requisiti specificati dalla direttiva DEE

 

Per le PMI non obbligate (con un consumo annuo medio di energia inferiore o uguale a 10 TJ nei tre anni precedenti), gli Stati membri dovranno sviluppare programmi per accedere a un supporto tecnico e finanziario per effettuare audit ed efficientamenti.

 

Altre novità

  • Obbligo di ristrutturare almeno il 3% annuo della superficie climatizzata degli edifici pubblici >250 m² per raggiungere emissioni zero o quasi zero (nZEB).
  • Riduzione del consumo energetico finale degli enti pubblici dell’1,9% annuo rispetto al 2021.
  • Le amministrazioni dovranno acquistare, tramite appalti pubblici, solo prodotti, servizi ed edifici ad alta efficienza energetica.
  • A partire dal 15 maggio 2024 i data center con un consumo superiore a 500 kW hanno già l’obbligo di report energetico annuale.

 

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