Possiamo dunque fornire all’azienda diversi validi strumenti ad hoc per integrare la sostenibilità nel proprio business, valorizzando pratiche sostenibili già adottate e individuando nuovi ambiti su cui è possibile intervenire, con l’obiettivo di migliorare le performance ambientali e sociali, dell’azienda e dei suoi prodotti, coinvolgendo anche gli stakeholder (clienti, dipendenti, partner e fornitori).
Analizziamo la carbon footprint di prodotto e di organizzazione, ossia l’impronta ambientale in termini di emissioni di gas climalteranti, in conformità alle principali norme internazionali di riferimento: la ISO 14064 per le attività aziendali e la ISO 14067 per i prodotti/servizi.
Gli studi LCA – Life Cycle Assessment analizzano tutte le fasi del ciclo di vita di un prodotto, con l’obiettivo di calcolarne gli impatti secondo diversi indicatori ambientali (CO2eq, consumo idrico, consumo risorse, ecc.) e individuare le aree critiche su cui è possibile intervenire.
Fasi dello studio:
Se un’azienda decide di definire obiettivi più sfidanti rispetto alla sola riduzione delle emissioni, può fare riferimento allo standard PAS 2060, che regola la Carbon Neutrality o al Net Zero Standard per il raggiungimento del Net Zero Emission.
La PAS 2060 definisce i principi e le regole per raggiungere la “carbon neutrality”, incoraggiando le aziende a lavorare per ottenere in primis una reale riduzione delle proprie emissioni e solo successivamente la compensazione di quelle residue.
Lo standard Net Zero, promosso dall’Sbti (Science Based Targets initiative) consente alle grandi aziende e PMI di allineare i propri target a breve e lungo termine agli obiettivi internazionali di contenimento delle temperature rispetto ai livelli preindustriali.
L’azienda può aderire ad uno di questi protocolli per raggiungere i suoi obiettivi di riduzione secondo le loro linee guida.
Gli studi LCA sono alla base delle EPD-Environmental Product Declarations, etichette ambientali di tipo III normate dalla ISO 14025 e che, grazie all’utilizzo di regole definite per specifiche categorie merceologiche (le PCR – Product Category Rules), sono in grado di garantire una maggiore confrontabilità dei risultati.
Tra queste troviamo:
Grazie a questi strumenti un’azienda può comunicare al mercato informazioni sulle prestazioni ambientali di un proprio prodotto o servizio in modo trasparente e affidabile, supportando la scelta di indirizzare la strategia aziendale verso un’economia sostenibile.
Il marchio Made Green in Italy è stato approvato dal Ministero dell’Ambiente nel 2018 e si tratta di uno schema nazionale per la valutazione e la comunicazione dell’impronta ambientale dei prodotti basato sulla metodologia PEF (Product Environmental Footprint), sviluppata dalla Commissione Europea per promuovere modelli sostenibili di produzione e consumo.
L’impronta di carbonio, o carbon footprint, di un’organizzazione analizza l’impatto delle attività riconducibili all’azienda in uno specifico arco temporale, allo scopo di individuare le principali criticità e porsi obiettivi di miglioramento della propria performance attraverso il monitoraggio e l’aggiornamento dell’inventario delle emissioni di GHG. La carbon footprint di prodotto analizza tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto con l’obiettivo di individuare quelle che presentano le maggiori problematiche, ma anche le aree su cui è possibile intervenire ottenendo i migliori risultati in termini di riduzione delle emissioni di GHG.
Il Life Cycle Assessment è è un procedimento oggettivo di valutazione dei carichi energetici ed ambientali relativi ad un prodotto, un processo o una attività, attraverso l’analisi dell’intero ciclo di vita (considerando l’estrazione e il trattamento delle materie prime, la fabbricazione, il trasporto, la distribuzione, l’uso, il riuso, il riciclo e lo smaltimento finale).
L’EPD – Environmental Product Declaration è una dichiarazione che riconosce gli aspetti ambientali di un prodotto o di un servizio. Nello specifico l’EPD è un processo che porta all’elaborazione di un documento con il quale si comunicano informazioni oggettive e confrontabili relative alle prestazioni e agli impatti ambientali di un prodotto o di un servizio. Questo documento è strutturato secondo lo standard ISO 14025, che nasce in Svezia ed ha una valenza internazionale. Il database contiene attualmente più di 700 EPD registrate dalle aziende in circa 38 Paesi.
Inserisci negli appositi campi il codice che hai trovato sul marchio per visualizzare i dettagli della compensazione e scaricare il certificato.