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Transizione 5.0. Le novità introdotte nel 2025

19 Febbraio, 2025

Il Piano Transizione 5.0 rappresenta un’evoluzione nelle strategie italiane per la trasformazione digitale ed energetica delle imprese. Complementare al precedente Piano Transizione 4.0, il nuovo programma punta a sostenere le aziende nel processo di innovazione, promuovendo l’efficienza energetica, la sostenibilità e l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili.

 

Un breve recap

Transizione 5.0 offre agevolazioni sotto forma di crediti d’imposta per gli investimenti delle imprese – sostenuti tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025 – in attività digitali, autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e formazione del personale.

 

La dotazione finanziaria complessiva è pari a 6,3 miliardi di euro ed è così suddivisa:

  • Beni materiali e immateriali: 3,78 miliardi di euro
  • Autoproduzione e autoconsumo da Fonti di Energia Rinnovabile: 1,89 miliardi di euro
  • Formazione: 630.000 euro

 

La Legge di Bilancio 2025 ha apportato modifiche significative al Piano Transizione 5.0, tra cui:

Credito d’Imposta per le ESCo

Le Energy Service Company (ESCo) potranno ora beneficiare direttamente del credito d’imposta per i progetti di innovazione realizzati presso le aziende clienti. Per accedere a questo beneficio, la ESCo deve condurre un audit energetico preliminare, definire le azioni di efficientamento necessarie e verificare i risultati ottenuti al termine dell’intervento.

 

Ridefinizione degli scaglioni di investimento e aliquote

Gli scaglioni di investimento sono stati ridotti da tre a due:

  • Investimenti fino a 10 milioni di euro
  • Investimenti tra 10 e 50 milioni di euro

Per il primo scaglione, si applicano le aliquote precedentemente previste per investimenti inferiori a 2,5 milioni di euro, ovvero 35%, 40% e 45%, in base alla percentuale di riduzione dei consumi energetici ottenuta.

 

Incentivi per l’autoproduzione di energia rinnovabile

È stata rafforzata la maggiorazione delle aliquote per gli investimenti in beni materiali nuovi finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, con particolare attenzione ai moduli fotovoltaici ad alta efficienza.

Se l’autoproduzione avviene tramite moduli fotovoltaici con un’efficienza di cella pari o superiore al 24%, la maggiorazione del credito d’imposta può raggiungere il 150%.

 

Cumulabilità dei crediti d’imposta

Il credito d’imposta maturato per Transizione 5.0 è ora cumulabile con altre agevolazioni previste nell’ambito dei programmi e strumenti dell’Unione Europea. Questa cumulabilità è consentita a condizione che il sostegno non copra le stesse quote di costo dei singoli investimenti del progetto di innovazione.

 

Semplificazioni nel calcolo dei risparmi energetici

Per la sostituzione di beni obsoleti, ovvero investimenti che hanno completato da oltre 24 mesi il loro piano di ammortamento, è prevista una semplificazione nel calcolo dei risparmi energetici. Si presume il conseguimento della riduzione minima dei consumi energetici richiesta per accedere al credito d’imposta (almeno il 3% per la struttura produttiva o il 5% per il processo produttivo) grazie all’acquisto di beni materiali nuovi dotati dei requisiti 4.0, in sostituzione di quelli obsoleti.

 

Approfondisci sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy

 

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