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Comunità energetiche rinnovabili

Una Comunità energetica Rinnovabile (CER) è un soggetto giuridico costituito da cittadini, attività commerciali, autorità locali, piccole medie imprese e soggetti del Terzo Settore che decidono di unire le proprie forze per dotarsi di impianti per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, con l’obiettivo di contrastare la povertà energetica e il caro bollette.

 

Il soggetto giuridico si basa sulla partecipazione aperta e volontaria, è autonomo ed è effettivamente controllato da azionisti o membri che sono situati nelle vicinanze dell’impianto o degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili che sono sviluppati dal soggetto giuridico in questione. Obiettivo principale del soggetto giuridico è fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai suoi azionisti o membri o alle aree locali in cui opera, piuttosto che profitti finanziari.

 

Il quadro normativo

La comunità energetica è stata definita nella Direttiva 2018/2001/UE (RED II), che promuove l’utilizzo dell’energia da fonti rinnovabili e identifica le buone pratiche di autoconsumo collettivo. Dal 24 gennaio 2024 – dopo aver ottenuto il via libera prima dall’Ue e poi dalla Corte dei Conti – entra in vigore il decreto sulle CER, che apre nuove prospettive per la produzione e l’uso sostenibile dell’energia.

 

Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), nel quadro M2C2 prevede l’erogazione di 2,2 miliardi di euro da destinare allo sviluppo di comunità energetiche e schemi di autoconsumo collettivo, con priorità per i Comuni sotto i 5.000 abitanti, con l’obiettivo principale di installare 2 GW di impianti da FER in configurazione di autoconsumo collettivo e in comunità energetiche.

 

Lo sviluppo delle CER risulta quindi essere un’efficace soluzione di contrasto alla povertà energetica e di lotta alle diseguaglianze, e una risposta concreta al fenomeno del caro bollette, un problema trasversale che interessa, mai come adesso, ciascuna famiglia o azienda italiana.

 

Potremmo riassumere così i benefici che derivano dalla costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili:

  • Cittadini, attività commerciali, associazioni e aziende possono associarsi per produrre e condividere energia elettrica e rinnovabile
  • Permette ai piccoli Comuni di mettere a sistema le risorse sociali, economiche ed ambientali per lo sviluppo del territorio in ottica di transizione energetica
  • Permette una significativa riduzione dei costi in bolletta per famiglie e imprese
  • Chi non ha superfici per ospitare un impianto rinnovabile può comunque beneficiare di energia pulita

 

Offriamo supporto per la progettazione preliminare – volta a fornire relazioni, planimetrie e quadro economico del progetto – e la progettazione esecutiva, che permette di ottenere tutte le documentazioni generali e tecniche per la costituzione della Comunità Energetica Rinnovabile.

 


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