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Approvata la Direttiva RED III sulle energie rinnovabili

13 Ottobre, 2023

La direttiva sulle energie rinnovabili – RED III è stata approvata dal Consiglio UE il 9 ottobre 2023, un passo avanti significativo nel promuovere l’uso delle energie rinnovabili in Europa e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.

 

Dopo aver ottenuto l’OK in via definitiva dal Parlamento UE lo scorso 12 settembre 2023, la direttiva è stata approvata dal Consiglio UE il 9 ottobre 2023, e introduce una serie di misure per promuovere la diffusione delle energie rinnovabili, in linea con il Green Deal e con REPowerEU, nei seguenti setori: trasportiindustriaedificiriscaldamento e raffrescamento.

 

Questa revisione legislativa fa parte del pacchetto “Pronti per il 55% – Fit for 55”, che adatta la legislazione UE esistente in materia di clima ed energia per raggiungere il nuovo obiettivo dell’UE di una riduzione minima del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030 (REDIII – Renewable Energy Directive).

 

La legge innalza significativamente gli obiettivi dell’UE in materia di energie rinnovabili, richiedendo che il 42,5% dell’energia dell’UE sia rinnovabile entro il 2030. Nella vecchia direttiva si puntava al 32%.

 

La direttiva rivista aggiunge inoltre obiettivi di energia rinnovabile per gli edifici e cerca processi di autorizzazione più rapidi per progetti eolici e solari o per l’adeguamento di quelli esistenti.

 

Le autorità nazionali avranno 12 mesi per approvare o respingere nuovi impianti di energia rinnovabile situati nelle cosiddette “zone di riferimento per le energie rinnovabili”. Al di fuori di queste zone, la procedura non potrà superare i 24 mesi.

 

Nel settore dei trasporti, la diffusione delle rinnovabili dovrebbe portare a una riduzione del 14,5% delle emissioni di gas serra entro il 2030, grazie a una quota maggiore di biocarburanti avanzati e a una quota più ambiziosa di carburanti rinnovabili di origine non biologica, come l’idrogeno.

 

Le nuove misure vanno a sostegno dell’uso della biomassa, ma garantendo che l’UE non sovvenzioni tecnologie non sostenibili. La raccolta di biomassa dovrà essere effettuata in modo da evitare impatti negativi sulla qualità del suolo e sulla biodiversità.

 


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