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Approvato il DL Energia: investimenti su rinnovabili e sostegno a imprese gasivore-energivore

06 Dicembre, 2023

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge su “Disposizioni urgenti per la sicurezza energetica del Paese, la promozione del ricorso alle fonti rinnovabili di energia e il sostegno alle imprese a forte consumo di energia”.

 

Cosa cambia e quali le principali novità? Ecco una sintesi dei campi d’intervento elencati nel provvedimento approvato il 27 novembre.

 

DL energia e fondi

Per il Decreto legge Energia, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Pichetto Fratin parla di “un provvedimento che vale 27,4 miliardi di investimenti“. Il decreto istituisce un fondo da 350 milioni all’anno fino al 2032 per Regioni e Province Autonome, per misure di compensazione e riequilibrio ambientale e territoriale a fronte dell’installazione di impianti fotovoltaici in aree idonee. Il fondo si alimenta con le aste Ets delle emissioni di CO2 e con contributi dei produttori di energia da rinnovabili.

 

 

Nessuna proroga per il mercato tutelato

La prima novità è che il provvedimento non contiene la proroga del mercato tutelato di luce e gas. Le tariffe in bolletta fissate dallo Stato e non dalla concorrenza finiranno come previsto dalla legge.

 

Gas: 10 gennaio
elettricità: 1 aprile

 

La mancata proroga coinvolgerà 9,5 milioni di famiglie e partite Iva, che dovranno sottoscrivere – entro la metà dell’anno prossimo – un nuovo contratto sia per la fornitura di metano sia per l’elettricità. Il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica parla di un tavolo per studiare modalità di passaggio non traumatiche per le famiglie.

 

Imprese energivore

Le imprese a forte consumo di energia elettrica come quelle della chimica, del vetro e del tessile (circa 3.800) saranno incentivate a installare impianti a fonti rinnovabili. Il GSE potrà, per i primi tre anni, anticipare l’energia ad un prezzo in linea con i costi della tecnologia: l’energia anticipata potrà essere restituita nei successivi 20 anni.

 

Depositi scorie nucleari

Tra le novità più rilevanti del decreto c’è la possibilità concessa a Regioni e Comuni di presentare autocandidature per ospitare il deposito nazionale delle scorie nucleari.

 

Cosa prevedeva la legge fino ad ora?
La struttura poteva essere realizzata solo nei Comuni ritenuti idonei dalla Sogin, la società pubblica per lo smantellamento delle centrali atomiche. Il decreto Energia cambia la norma a seguito delle diverse autocandidature da parte di Comuni non compresi nella Carta delle aree potenzialmente idonee (Cnapi).

 

Gas e stoccaggio CO2

Il provvedimento prevede che vengano rilasciate nuove concessioni per l’estrazione di idrocarburi, a fronte dell’impegno di cedere quantitativi di gas al Gse, che lo fornirà prioritariamente alle imprese gasivore. Vengono inoltre considerate di pubblica utilità, indifferibili e urgenti, le opere per la costruzione e l’esercizio di terminali di rigassificazione di gas naturale liquido on-shore. Nel decreto vengono anche semplificate le procedure per le autorizzazioni allo stoccaggio di anidride carbonica nei giacimenti di idrocarburi esausti.

 

Vedi le slide di riepilogo del MASE

Consulta il testo completo del decreto

 


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