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Creare nuovi boschi e tutelare quelli esistenti contro i cambiamenti climatici

07 Luglio, 2021

La nostra formula, pensata in collaborazione con Legambiente, è dedicata alle aziende e agli enti locali con l’obiettivo di migliorare il benessere delle comunità e ridurre i rischi legati ai fenomeni che minacciano la perdita di biodiversità nel nostro paese

I cambiamenti climatici sono ormai diventati parte del nostro quotidiano: tempeste di vento, alluvioni, temperature estreme, incendi boschivi sempre più frequenti e, ancora, perdita di biodiversità, degrado del patrimonio naturale sono solo alcune delle conseguenze più evidenti di un processo che non è più possibile ignorare. L’azione umana è senz’altro la prima causa di questi sconvolgimenti, ma può anche invertirne la rotta. Uno dei modi per farlo è piantare nuove foreste e, allo stesso tempo, tutelare quelle esistenti. Le foreste e gli alberi, infatti, sono nostri grandi alleati nella riduzione della CO2 presente nell’atmosfera: un albero è in grado di assorbire mediamente 700 kg di CO2 nel corso della sua vita (stima riferita ad un albero equivalente durante il suo ciclo di vita medio di 100 anni. La stima considera il carbonio associato a 5 pool: biomassa epigea e ipogea, suolo, legno morto e lettiera.)

 

Le foreste sono, inoltre, gli angeli custodi della biodiversità del pianeta (esse detengono l’80 % della biodiversità mondiale!) e in Italia ricoprono il 36% della superficie nazionale (circa 12 milioni di ettari di territorio) anche se solo il 18% di esse può contare su un piano di gestione ad hoc. Infatti, solo delle foreste in salute sono in grado di generare quei servizi ecosistemici fondamentali per la vita sulla terra, servizi che possiamo raggruppare in tre macro categorie:

  • Servizi di approvvigionamento (legno, acqua, prodotti non legnosi edibili ecc..)
  • Servizi di regolazione (filtrazione e sequestro di inquinanti atmosferici, protezione da erosione, valanghe inondazioni, protezione dal rumore e dal vento, impollinazione, ecc.)
  • Servizi culturali/ricreativi (attività sportive e socioculturali fondamentali per la salute e il benessere umano quali passeggiate, birdwatching, percorsi didattici in bosco ecc.)

Come rimettere in sesto e garantire la conservazione di quell’82% di patrimonio boschivo non gestito?

Con la sinergia tra pubblico e privato, che negli ultimi anni ha dimostrato di essere la soluzione vincente per riconvertire aree verdi nei centri urbani e nelle periferie e renderle nuovamente fruibili e accessibili.

Laddove, infatti, non possono arrivare le risorse a disposizione degli enti locali, comuni o enti parco, possono intervenire le aziende virtuose che desiderano restituire valore alla collettività tramite azioni di responsabilità sociale d’impresa, investendo una parte dei loro utili per creare nuovi boschi o finanziare progetti di tutela e gestione forestale a beneficio della collettività.

 

Come governare un processo con tanti attori in gioco senza che gli interessi privati vadano a scontrarsi con le aspettative e le necessità dei cittadini e dei territori?

Ecco che entrano in gioco realtà come AzzeroCO2, che grazie ad una rete capillare di contatti istituzionali sul territorio, alle competenze tecniche in ambito forestale e di marketing strategico in ambito aziendale, è in grado di intercettare le reali necessità degli enti locali e di confezionare progetti su misura per le aziende, con l’obiettivo primario di riqualificare aree degradate, mitigare l’impatto ambientale delle attività produttive e restituire alle comunità luoghi finalmente fruibili costruendo un racconto del progetto che crei condivisione tra tutti i portatori di interessi.

Proprio di questo si occupa Mosaico Verde, la campagna di forestazione realizzata in collaborazione con Legambiente e patrocinata da importanti soggetti quali ministeri, università, enti di ricerca, ecc.: creare sinergie virtuose e positive tra aziende e territori attraverso una piattaforma che regola l’incontro tra l’offerta delle aree pubbliche disponibili per la forestazione o le aree verdi esistenti che hanno bisogno di essere tutelate e la volontà delle aziende di investire le proprie risorse come misura di responsabilità sociale d’impresa.

 

I numeri di Mosaico Verde

Mosaico Verde oggi ha all’attivo:

  •     267.000 alberi messi a dimora
  •     238 ettari di superficie riqualificata
  •     60 aree coinvolte gestite da Comuni ed Enti Parco
  •     Una presenza su 15 regioni italiane

Ma non si tratta di una corsa al tappezzamento di ogni mq di verde disponibile, bensì di un’azione concertata e condivisa che va ad intervenire laddove ce n’è più bisogno, tanto con azioni di forestazione quanto con azioni di tutela e conservazione.

 

Uno scudo naturale contro i cambiamenti climatici

 

Mosaico Verde non pianta solo alberi, ma fa sì che questi possano crescere e creare boschi, fasce di protezione, polmoni verdi, barriere antirumore.

Infatti, per garantire il buono stato di salute dei progetti di forestazione nei primi anni di vita ed aiutare gli alberi a diventare forti e autonomi, in grado di proseguire il loro cammino da soli, è fondamentale:

  • monitorare costantemente gli impianti
  • realizzare irrigazioni di soccorso ove necessario
  • risarcire le fallanze, ovvero le piante che non hanno attecchito

Ma non sempre c’è bisogno di piantare alberi, spesso è necessario realizzare attività di gestione e recupero di boschi in stato di abbandono o danneggiati da calamità naturali, a seconda delle necessità dell’area, che prevedono per esempio:

  • pulizia del bosco da piante infestanti e pericolanti,
  • recupero della sentieristica per migliorare la fruibilità dell’area,
  • stabilizzazione del suolo con terrazzamenti e biostuoie per evitare frane e smottamenti,
  • misure antincendio come strisce tagliafuoco e spalcamenti per evitare il propagarsi delle fiamme.

Un anno e mezzo di pandemia ha dimostrato l’importanza di curare la nostra casa, il nostro pianeta, perché la perdita di biodiversità e salubrità dei nostri ecosistemi ha offerto terreno fertile allo svilupparsi di virus sempre più resistenti e infestanti.

Nonostante il periodo difficile, i risultati raggiunti con Mosaico Verde raccontano di un successo, una vittoria della natura e degli alberi che, grazie alla loro capacità di adattarsi e resistere, di proteggerci dall’inquinamento, dal caldo e dal rumore, di creare la vita, sono la nostra protezione naturale contro le insidie dei cambiamenti climatici.

 

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Mosaico Verde continuerà a lavorare per promuovere tra le aziende la consapevolezza che è importante investire nella creazione e gestione di boschi come azione per migliorare il benessere delle comunità che ci vivono e ridurre i rischi legati a tutti quei fenomeni che minacciano la perdita di biodiversità, così importante nella lotta a tutti gli squilibri naturali.

 


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