22 Febbraio, 2024
Il 20 febbraio il Senato ha dato il via libera alla conversione del cosiddetto decreto Superbonus (dl 212/2023), confermando le disposizioni senza apportare modifiche significative rispetto al testo approvato dalla Camera
Palazzo Madama ha approvato il ddl n. 1005, che converte in legge il provvedimento varato da Palazzo Chigi sul finire del 2023, dopo diverse richieste di proroga del 110% arrivate soprattutto dalle associazioni edili.
Il Dl, costituito da quattro articoli, ha come principale obiettivo quello di prevenire la revoca dei benefici già ottenuti nel caso di mancato completamento degli interventi edilizi agevolati entro i termini previsti dalla legge. Inoltre, mira anche a fornire un sostegno ai contribuenti più vulnerabili per attenuare l’impatto della riduzione del beneficio fiscale nel 2024.
Principali novità del decreto
- Riduzione dell’aliquota: l’aliquota del bonus è stata ridotta dal 110% al 70%, con ulteriore riduzione al 65% nel 2025.
- Mantenimento del 100% per i contribuenti più vulnerabili: per soggetti con Isee inferiore a 15mila euro, con possibilità di aumento fino a un massimo di 36mila euro per famiglie con due genitori e un figlio a carico, è garantito il credito del 110% anche per la quota di interventi non completati al 31 dicembre scorso, a patto che entro quella scadenza il Sal dei lavori fosse almeno al 60% e che l’intervento complessivo sia concluso entro il 31 ottobre 2024
- Limitazione del bonus del 75%: il bonus del 75% sulle barriere architettoniche è stato limitato a specifici interventi come scale, rampe e installazione di ascensori, escludendo, ad esempio, l’installazione di nuovi infissi.
- Stretta sulla cessione del credito e lo sconto in fattura per il Sismabonus: sono state introdotte restrizioni riguardanti la cessione del credito e lo sconto in fattura per il Sismabonus per gli interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici nelle zone sismiche 1-2-3 compresi in piani di recupero di patrimoni edilizi o riqualificazione urbana, per i quali non sia stato richiesto, prima del 30 dicembre 2023, il relativo titolo abilitativo
- Tutela dei cessionari dei crediti fiscali: è stata confermata la tutela dei cessionari dei crediti fiscali del 110% per quanto riguarda i cantieri che abbiano completato almeno il 30% dei lavori (primo Sal) al 31 dicembre 2023