Il crescente inquinamento dell’aria legato al traffico marittimo delle città portuali sta costringendo le amministrazioni locali a cercare nuove soluzioni sempre più efficienti e vantaggiose. Per una città come Trieste, che rappresenta il più importante porto d’Italia per traffico merci grazie alla sua posizione strategica, il problema dell’inquinamento è sempre più sentito, soprattutto in vista della sua futura espansione.
L’obiettivo è di realizzare un prototipo, SETH (Ship Emission Treatment in Harbors), ossia un sistema di “after treatment” dei fumi di combustione in uscita dalle ciminiere delle navi.
Le navi di lungo corso, durante le loro operazioni in sosta nel porto, spengono i motori di propulsione, ma mantengono in funzione i motori ausiliari, ad esempio per la refrigerazione delle merci, l’illuminazione e/o il funzionamento di pompe per il riscaldamento di acqua per equipaggio/passeggeri. Le navi quindi continuano a rilasciare in atmosfera i fumi di combustione, in cui sono presenti diversi inquinanti nocivi. SETH è stato ideato per ridurre significativamente questi rilasci dei motori ausiliari e delle caldaie delle navi, quando queste sono ormeggiate o ancorate nel porto che le ospita.
Il sistema è stato pensato per il trattamento di fumi provenienti da navi di medio-piccola stazza, che emettono fino ad una portata di 6000 Nm3/h, ma sono previsti sviluppi del prototipo anche per navi con portate maggiorni.
Il dispositivo entrerà in funzione una volta accostato tramite chiatta motorizzata o rimorchiatore alle navi ormeggiate in banchina ed essersi agganciato con il bonnet alla ciminiera attraverso il suo braccio meccanico. Tramite il bonnet, i fumi verranno prima convogliati verso l’unità DTE, poi trattati e infine rilasciati in atmosfera.
SETH è un progetto finanziato nell’ambito del Bando per la concessione di contributi finanziari per “Progetti di ricerca industriale, sviluppo sperimentale, innovazione (RSI) e di riconversione in area di crisi industriale complessa di Trieste” come da Determinazione del Segretario Generale della Camera di Commercio I.A.A. Venezia Giulia n. 311 del 16 giugno 2017.
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